Prealpi trevigiane - Passo San Boldo – Cima Vallon Scuro - 13/06/2021

Tra stradine e sentieri boschivi con numerose aperture l’itinerario, che dal Passo San Boldo sale, passando per il singolare Bivacco dei Loff, alla Cima Vallon Scuro, attraversa una delle aree più belle e panoramiche delle Prealpi Trevigiane.

Tipologia gita: escursione

La strada che da Tovena porta al Passo fu ultimata dagli invasori austriaci nel 1917/18 con il lavoro dei prigionieri russi e le donne di Tovena; il tempo necessario al suo completamento fu poco più di tre mesi, per questo oggi viene chiamata “la strada dei cento giorni”.

E

600 m

1286 m

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Le foto della gita

1 commento

  1. La seconda escursione del nostro gruppo dopo la chiusura forzata per il coronavirus è stata effettuata nelle nostre prealpi trevigiane: partenza da passo San Boldo con arrivo a cima Vallon Scuro. Nulla di particolarmente difficile ma una facile escursione, che solo nel ultimo tratto si inerpicava e presentava una certa difficolta. Al mattino tutti presenti ed essendo in precedenza già stati individuati gli occupanti di ogni auto non si è perso tempo per la partenza. Si parte puntuali previa consegna della dichiarazione MANLEVA ai fini del covid 19. Il gruppo “1” di cui sono capogruppo e divido la responsabilità con Trabuio Bernardino Zagallo Annalisa e Zagallo Paola è composto da 25 persone. La meravigliosa strada, che da Tovena porta al passo San Boldo, testimonia l’ ardita ingegneria militare e basterebbe questa opera per giustificare la gita fuori porta. La strada nominata dei “100 giorni”, è stata costruita negli anni della prima guerra mondiale 1917/1918, dall’impero Austroungarico per collegare la provincia di Belluno con quella di Treviso ed ha occupato fino a 7000 operai reclutati tra i soldati austriaci, prigionieri italiani, russi e bosniaci. Sono state scavate 5 gallerie sulla roccia alte 6 metri e si inerpica al passo con una pendenza di 10 gradi costanti. arrivati al passo, presente Corrado il presidente del Gruppo, da le ultime istruzioni e si inizia l’escursione nella massima tranquillità di passo essendo il sentiero una forestale tra il bosco. Si passa per il bivacco dei Loff e saliti alla cima, si scende su un prato per il pranzo al sacco. Qui la sorpresa di un gruppo di volontari della protezione civile e di alpini che stavano sistemando il bivacco e simpaticamente ci hanno accolto gradendo la nostra presenza. Tutta la giornata è stata favorita dal bel tempo ed nessun inconveniente di rilievo . Adriano Carraro.

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