- Presidente = E’ il primo responsabile di tutte le attività dell’associazione, presiede le assemblee e coordina tutti i gruppi
- Consiglio Direttivo= Sono 6 soci oltre al presidente, che servono per coordinare il tutto, prendono le decisioni fondamentali per il gruppo. Essi si dividono poi i compiti da fare. Prenotano i pullman ed i rifugi. Si occupano del tesseramento, dei gadget, della gestione del denaro che entra ed esce. Restano in carica tre anni e le cariche sono rinnovabili. Vengono eletti dall’assemblea dei soci.
- Gruppo STAFF= si tratta di un gruppo di soci volontari che hanno una certa esperienza personale in montagna e che si prestano per la conduzione operativa delle gite. Sono pertanto il motore del gruppo, e senza il loro contributo non si potrebbero organizzare le uscite. In sede di riunione alcuni di loro possono proporre delle gite. Assieme al consiglio direttivo viene quindi stilato il programma in base alle proposte ritenute più idonee. Per ogni gita in programma, l’esperto diventa il capogita titolare, il quale si impegna a essere presente il giorno dell’escursione, aiuta il direttivo a raccogliere la lista delle adesioni, si preoccupa di trovare alcuni collaboratori tra il gruppo esperti. Gli altri esperti presenti alla gita cercheranno di mettersi a disposizione del capogita per aiutare i partecipanti soprattutto in caso di bisogno. In caso di partecipazioni molto numerose lo staff avrà la facoltà di suddividere il gruppo per avere migliore coordinazione, e per la sicurezza. Diventa necessario redigere sempre una lista dei partecipanti anche in caso di uscite con mezzi propri.
- Inizio dell’escursione= il capogita verifica la lista alla partenza. Coordina le tempistiche del viaggio (che potrà essere con il pullman, o con mezzi propri, o misto) in modo da rispettare i tempi della locandina. E’ un suo preciso dovere. In caso d’impedimento, dovrà farsi sostituire avvisando anche il presidente.
- Non sarà possibile accogliere partecipanti non soci all’ultimo momento senza essere stati regolarmente iscritti entro il giovedì precedente in sede, non essendo in grado di effettuare l’assicurazione obbligatoria.
- Giunti al momento della partenza dell’escursione, il capogita titolare deve comunicare in modo chiaro ai partecipanti i nomi dei suoi collaboratori, in modo che ogni partecipante abbia ben chiaro i punti di riferimento dei più esperti. Inoltre rispiega brevemente il programma escursionistico della giornata, in modo che non ci siano dubbi.
- I partecipanti= nel momento che partono si uniscono al gruppo, si impegnano a non ostacolare il programma agevolando tutta la comitiva, e soprattutto si consultano con il capogita o con il suo vice, il quale si deve sempre trovare in coda a chiudere il gruppo. E’ vietato sorpassare il capogita in testa. In caso di problemi, la coda deve poter avvertire la testa, fermare la comitiva e discutere assieme il problema, senza prendere nessuna decisione autonoma.
- Comportamento ai cambi di direzione (bivi): La comitiva dovrebbe stare unita al punto che ogni singolo partecipante dovrebbe poter vedere chi lo precede e chi lo segue, soprattutto in corrispondenza dei cambi di direzione. Chi si trova ad un bivio deve aspettare il sopraggiungere di almeno un socio il quale gli darà il cambio in attesa del prossimo. Qualora questo non si verificasse in corrispondenza di un bivio, bisogna assolutamente fermarsi ed aspettare la coda del gruppo.
- In caso di necessità importante, con l’approvazione di entrambi i due capogitasi potrà valutare di far staccare una o più persone dalla comitiva percorrendo un sentiero non previsto in locandina, oppure facendo dietrofront per ritornare al punto di partenza. Naturalmente il gruppetto dovrà essere accompagnato da uno dei due capogita, o eventualmente da un socio esperto il quale dovrà dimostrare di conoscere il percorso. Nel caso non fosse possibile questa modalità (cioè il vice capogita non è disposto, e mancano altri esperti che conoscono il percorso, sarà da scoraggiare ogni volontà di suddivisione della comitiva, cercando piuttosto di aiutare gli incerti, naturalmente dando la piena collaborazione a dare una mano per superare il tratto insidioso restando tutti assieme. Soltanto in casi di reale necessità, dichiarando a tutti la precisa volontà, esso/essi lasceranno la comitiva, sotto la sua/loro piena responsabilità, venendo di fatto esclusi dalla lista dei presenti.
- L’escursione si considera terminata nel momento in cui l’ultimo della comitiva (ovvero la coda) giunge al punto di arrivo, sollevando quindi da ogni incarico e ogni responsabilità i direttori di gita ed i suoi collaboratori.
Tutti i partecipanti hanno il dovere morale di concorrere alla buona riuscita delle gite, poiché il GRUPPO è un’unica entità, composta da tante persone diverse, con pensieri e modi diversi, ma che hanno in comune la grande passione per i monti e per le attività ricreative all’aria aperta.